Cosimo Amidei - DISCORSO FILOSOFICO-POLITICO SOPRA LA CARCERE DE' DEBITORI
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L'opera, scritta nel 1770, si ispira al libro di Cesare Beccaria"Dei delitti e delle pene". E' lo scritto più famoso dell'autore. Recensito favorevolmente dalle riviste letterarie del tempo, l'opuscolo, sin dalla sua prima edizione riscosse successo. Il tema di forte impatto sociale è il suo punto di forza: «Nella Toscana vi è una legge crudele sopra i falliti; se il fallito volge le spalle a' suoi creditori, la legge presume il fallimento doloso, e come doloso, oltre le pene, che incorre il fallito, i figlioli, e descendenti maschi per linea masculina nati al tempo del fallimento sono affetti, ed obbligati colle persone, e beni a soddisfare i debiti del padre, e dell'avo paterno, senza che li giovi o una preventiva emancipazione, o una successiva repudia, o astensione della eredità, e detti figli, e descendenti maschi per linea masculina nati innanzi, e dopo il fallimento sono notati insieme con tali falliti di perpetua infamia».
Il libro fu anche pubblicato in edizione bilingue italiano-francese. Grazie a quest'opera, importante espressione di illuminato riformismo, venne abolita la carcerazione per debiti, su iniziativa del ministro Francesco Maria Gianni.